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Visitare il Circeo | Appartamenti Sadimare - San Felice Circeo
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…San Felice Circeo

“Ecco, ed all’isola di Eea giungemmo, ove Circe abitava, Circe dai riccioli belli, la Diva possente canora, ch’era sorella di Eeta, signore di mente feroce. Erano entrambi nati dal Sole che illumina il mondo: fu madre loro Perse, di Perse fu Oceano padre”. (Odissea, canto X)

Signori e Signore benvenuti nel magico Circeo…

Al Circeo si possono fare molte attività, ve ne consigliamo qualcuna:

  • escursioni in canoa dietro il promontorio del circeo
  • escursioni in kayak
  • noleggio gommoni con skipper per gite giornaliere alle isole pontine o per gite di giornaliere e di mezza giornata lungo le coste del Circeo
  • snorkeling naturalistico guidato
  • immersioni naturalistiche

Il Faro

Il Faro è attivo dal 1866 e fu costruito sotto il pontificato del Papa Pio IX. La torre del Faro è alta 18 metri e le pareti sono rivestite in mosaico azzurro chiaro. Ai piedi del Faro troverete una scalinata che vi condurrà su una splendida terrazza sospesa sul mare.
Di sera, con la luna piena potrete assistere ad uno spettacolo meraviglioso!

Le Grotte

GROTTA GUATTARI o NEANDERTHAL: (Via Lungomare Circe) scoperta il 25/02/1939, ove è rinvenuto il cranio dell’uomo di Neanderthal. Attualmente vi è un calco dell’originale esposto al Museo dell’Università di Roma.  La grotta  purtroppo è stata chiusa in seguito a ripetuti atti vandalici.

GROTTA DELLE CAPRE: (accesso Via del Faro) sorge a pochi metri della riva del mare, con ampia apertura a volta.

GROTTA AZZURRA: raggiungibile solo via mare, si trova a pochi metri da quella delle Capre, l’accesso è possibile solo quando il mare è calmo con piccole barche o a nuoto, è lunga circa 30 metri e larga 10.

GROTTA DELL’IMPISO O IMPICCATO: (accesso Via del Faro), prende il nome da una stalattite a forma di uomo che pende dalla volta.

GROTTA DEL FOSSELLONE: Via del Faro a pochi metri da quella dell’impiccato, durante gli scavi sono stati trovati resti di flora e fauna preistorica.

GROTTA DEL PRESEPE O DEL CALICE: raggiungibile solo via mare, si trova vicino alla Grotta Azzurra.

GROTTA DI LUCULLO: Via Litoranea km. 4 dal Circeo per Sabaudia.

Il Centro Storico

A 100 metri sul livello del mare, ecco il Centro storico con la sua torre dei Templari e il Palazzo baronale che fu dimora di Lucrezia Borgia e del principe Poniatowsky, prima ancora che dei baroni Aguet.
 Dalla porta ad arco ogivale del cortile del palazzo (oggi sede del Comune) si accede all´antico luogo di preghiera dei Templari, recentemente ristrutturato, che dispone di un servizio di informazioni, di una mostra di sintesi dei valori ambientali e culturali del Parco Nazionale del Circeo.
All interno della Torre troverete la Mostra permanente Homo sapiens et Habitat, una raccolta di reperti fossili di fauna e di uomini neanderthaliani che dimorarono nelle grotte del Circeo.
 Qualche centinaio di metri più giù, Siamo nella famosa piazzetta, punto d´incontro di villeggianti e turisti che amano fare le ore piccole.
Infine vi consigliamo di passeggiare lungo il corso Vittorio Emanuele e le stradine antiche che lo incrociano, dove troverete negozi e locali. Merita poi una romantica sosta al Parco vigna la corte da cui si accede attraverso un arco da qui goderete di una vista spettacolare!

Il Porto

Dove fanno da protagonisti i lussuosi yatch ma anche le tipiche imbarcazioni per la pesca dove al mattino presto i più fortunati potranno acquistare dell’ ottimo pesce locale direttamente dal pescatore o semplicemente godersi il loro canto mentre tessono le reti, consigliatissima “la spiaggetta del porto” che grazie alle correnti a suo favore permettono un acqua cristalline e la montagna la colora di un verde smeraldo!

I Sentieri del Parco Nazionale del Circeo

Il Parco nazionale del Circeo, istituito nel 1934, è una delle più antiche aree naturali protette d’Italia. Ubicato lungo la costa tirrenica del Lazio storico, si estende lungo il tratto di litorale compreso tra Anzio e Terracina, coprendo una superficie di 5.616 ha e prendendo il nome dall’omonimo promontorio.

Punti d’interesse del parco

Peretto

Situato nella parte alta del Circeo (strada del cimitero) è una vasta area immersa nella foresta attrezzata per un pic nic da qui numerosi sono i sentieri da fare anche in mountain bike consigliato il numero 3.

Ingresso principale del parco

Si trova a  Sabaudia una piccola cittadina a 10 km dal Circeo, qui , nell ingresso principale del Parco troverete anche un piccolo museo, bar e punto informazioni.

Cerasella

Situata nel cuore della foresta, rappresenta il punto di partenza ideale per un’escursione. È un’area attrezzata in cui è presente un recinto faunistico con daini e cinghiali. Da qui si può scegliere fra diversi sentieri, tutti pianeggianti e non particolarmente impegnativi.

Lestra Cocuzza

Ospita il Centro di documentazione sull’Istruzione Scolastica e sull’Opera Sanitaria nelle Paludi Pontine.

La Villa di Domiziano

In località Palazzo, sulla sponda orientale del lago di Sabaudia, si trova il più grande complesso monumentale dell’intero comprensorio del Circeo: la Villa di Domiziano (I secolo d.C.).è uno dei complessi più interessanti di tutto il Lazio. (Visitabile solo con gruppi organizzati PANGEA) per informazioni rivolgersi alla pro-loco di Sabaudia.

Il borgo di Villa Fogliano

Sulle rive dell’omonimo lago, nel settore settentrionale del Parco, nel territorio del comune di Latina, si trova l’area del Borgo di Fogliano. La sua rilevanza non è solo naturalistica, ma anche storica ed architettonica: in questa zona sono state infatti rinvenute numerose testimonianze della presenza dell’uomo a partire della preistoria. Dopo un periodo di abbandono, l’area di Fogliano rifiorisce con Papa Bonifacio VIII, sotto il quale Sermoneta, Ninfa  (consigliatissimo “i Giardini di Ninfa” a un ora di macchina dal Circeo) e i laghi costieri di Fogliano costituiscono un unico fiorente possedimento, affidato alla famiglia Caetani. Oggi il borgo di Villa Fogliano è celebre per il suo bellissimo giardino botanico, nato a fine Ottocento come giardino esotico; venne poi abbandonato negli anni ’20 e, a causa della mancata manutenzione, iniziò spontaneamente a crearsi un processo tale che ha creato una situazione unica nel suo genere: piante tipiche della macchia mediterranea (leccio, palma nana, alloro) affiancate da palme, eucaliptus e araucarie.